Tiffany
Rivisitazione della tecnica tradizionale, questa lavorazione porta il nome dell’ Architetto Louis Comfort Tiffany, che la ideò alla fine dell’Ottocento.
I vetri colorati, anziché uniti da profili in piombo, sono legati insieme da una stagnatura. Una variante apparentemente di poco conto, ma che rivoluzionò la vetrata artistica, rendendo possibili forme irrealizzabili con la legatura a piombo. Non a caso, infatti, essa fu la lavorazione per eccellenza del Liberty e dell’Art Nouveau, dalle morbide volute floreali e figure naturali curvilinee.
I metalli leggeri e duttili, uniti alle linee di legatura sottili, permettono di creare molti tipi di oggetti: non solo vetrate, anche di grandi dimensioni, ma oggettistica e lampade, come nei paralumi che hanno reso celebre L. C. Tiffany.